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Cane all’attaccante dell’Inter Lautaro senza chip: assolto giovane di Sarno Cronaca Provincia e Regione 

Cane all’attaccante dell’Inter Lautaro senza chip: assolto giovane di Sarno

Assolto dall’accusa di falso e contraffazione G.P, ventinovenne di Sarno accusato di falso e contraffazione per aver rivenduto un cucciolo di cane razza carlino senza chip: la vicenda ebbe ampia eco nello scorso 2018 perché l’acquirente era il bomber dell’Inter, Lautaro Martinez . Il giudice del tribunale monocratico di Nocera Inferiore Vincenzo D’Arco ha escluso la responsabilità dell’imputato, per quanto riguarda la vendita dell’animale, perché il solo elemento indiziario era il suo numero di cellulare, troppo poco, nella motivazione del magistrato, per attribuire riconducibilità fuori da ogni dubbio. Nulla, scrive il giudice, era emerso sull’identità dei due soggetti che materialmente consegnarono il cane all’acquirente, così da lasciare l’intera vicenda in un alone di incertezza, del tutto insufficiente a conclamare la responsabilità dell’imputato. Il bomber nerazzurro aveva comprato il cane su internet, ma nel libretto sanitario la firma del veterinario era risultata falsa alla verifica di rito, altra circostanza non accertata, in merito alla fattura della contraffazione.

La procura di Nocera a quel punto aveva svolto accertamenti, fino alla conclusione dell’indagine su quanto accaduto con il dibattimento rivelatosi non esaustivo per una condanna: non sono emersi, all’atto della sentenza, gli elementi di prova necessari. Per la rivendita dell’animale a Lautaro Martinez-scrive la Città – , calciatore di Serie A, che milita nell’Inter, il rivenditore imputato era stato processo, accusato di falso in atto privato. Il cane di razza ‘carlino’ era stato acquistato su internet, con una transazione svolta dal calciatore nel 2018 per il prezzo di 600 euro circa. In una fase successiva, da una verifica svolta controllando i dati e i riferimenti sul libretto sanitario del cane, vi era una firma contraffatta del veterinario.

Quest’ultimo, venendo informato, aveva sporto denuncia all’autorità giudiziaria per vederci chiaro, dando il via alle indagini con l’iter giudiziario andato avanti fino alla decisione assolutoria. Nel libretto sanitario, che funziona da diario e che è rilasciato dal medico veterinario, è contenuta la storia sanitaria dell’animale, dai vaccini fatti fino alla razza, fino all’età con i contrassegni fondamentali per la salute e la prevenzione. Le indagini avevano individuato il ruolo del ragazzo, verificando le sue responsabilità nella contraffazione di quella firma, con la telefonata via cellulare partita dal numero a lui intestato. Ma poi è arrivata l’assoluzione.

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